“La Fortitudo stasera è stata umile e concentrata. Io penso che se a queste qualità aggiungiamo fiducia, convinzione e magari 1500 bolognesi possiamo andare a Forlì per giocarcela”. Chi parla è Alex Finelli, agguerrito come i suoi ragazzi, che invoca i tifosi per l’esodo di mercoledì sera. “Rispetto a gara tre, ora abbiamo ventiquattr’ore in più per recuperare. Ormai – spiega – ci conosciamo a memoria con i nostri avversari, so cosa dobbiamo fare nella ‘bella’ e so che queste ore extra danno maggiori vantaggi a noi rispetto che a loro: devo ringraziare lo staff di medici e fisioterapisti, perché oggi eravamo al meglio”. La Fortitudo, infatti, sul piano atletico ha vinto la sfida con i romagnoli. “Abbiamo espresso un’intensità di ottimo livello, mettendo in campo intensità e concretezza, giocando con la giusta carica emotiva: sono stati 40’ di altissimo spessore. Questi ragazzi se ne meritano altri quaranta di grandissima adrenalina e chiedo a tutto il nostro popolo un ultimo sforzo”. La Effe è sempre stata al comando dopo lo 0-2 iniziale, ma qualcosa non ha comunque funzionato: percentuali da tre ancora una volta non entusiasmanti e Muro ancora fuori gara. “Da tre non stiamo tirando bene, ma non so ancora come andrà gara cinque… Muro? Dentro di sé ha tutte le risorse per disputare una buonissima partita per talento, esperienza e i tanti campionati che ha già vinto. Sostituirlo con Losi? Non mi è mai entrato neanche nell’anticamera del cervello”.
A Forlì sarà un’altra gara, anche per quanto riguarda l’ambiente. Il coach della Vem Sistemi, Di Lorenzo, punta il dito contro gli arbitri. “Si è capito fin dal primo secondo qual era l’andazzo. Ci siamo subito innervositi, anche per colpa mia, e abbiamo fatto la figura dei cornuti e mazziati: abbiamo preso le botte dall’inizio alla fine e ne faremo tesoro per mercoledì”. Gilberto Sacrati ha seguito l’incontro in tutta la sua durata e andrà a vedere anche gara cinque. “Sono tornato sperando di portare bene ed è andata così, e a Forlì penso proprio di andarci”. Nessuna parola, invece, sulla situazione economica del club. “Sul futuro lasciamo finire prima il campionato: ne parleremo dopo gara cinque”, conclude il presidente dell’Aquila.
Il Resto del Carlino - Lunedì 14 giugno 2010
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Basket A Dilettanti
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