Se non è una corsa contro il tempo, poco ci manca. Dalla prossima stagione entreranno in vigore importanti variazioni tecniche approvate dalla Fiba che interessano la nuova tracciatura del campo da gioco (area dei tre secondi rettangolare e non più a forma di trapezio, tiro da tre spostato a 6,75 metri, nuove linee per le rimesse e semicerchi ‘no sfondamento’ sotto i canestri): in regione sono circa 350 i campi interessati, più di 100 nella sola Bologna e provincia. Variazioni, queste, che saranno obbligatorie per tutte le società che partecipano ai campionati organizzati dalla Fip. Dalla massima serie alla Prima Divisione, incluse le categorie giovanili fino all’Under 13.

“È una massa di lavoro enorme in un lasso di tempo ristretto. Si tratta di norme Fiba ed è improponibile derogare: in vari campi giocano sia squadre nazionali che regionali e fare campi di serie ‘a’ e di serie ‘b’ non è una strada percorribile”, spiega Giancarlo Galimberti, presidente del Comitato regionale Fip. Le società, in un momento così delicato, dovranno fronteggiare costi non preventivati. “Ma con pacchetti di intervento da parte delle aziende specializzate, coordinandosi con enti come comuni e polisportive, auspichiamo di abbassare le spese con offerte generalizzate. Le istituzioni che gestiscono le strutture – continua Galimberti – potrebbero rispondere che gli impianti vanno bene come sono, per cui ci siamo attivati anche con il Credito Sportivo per avere finanziamenti restituibili a basso tasso. Cerchiamo di venire incontro alle società, a cui inoltriamo le offerte che riceviamo: luglio e agosto saranno mesi caldi…”.

Anche la Fip avrà una mole di lavoro non indifferente, dovendo effettuare le omologazioni entro la metà di settembre. Le nuove norme sul tiro da tre comportano che a livello regionale saranno tollerati i campi 26x14 e non più i 24x13; nulla cambia a livello nazionale (28x15).

“Pochissime società e pochi comuni si sono attivati per gli interventi. O non ci sono i soldi, o si muoveranno in ritardo”, afferma Gigi Serafini, titolare dell’unica impresa della regione che si occupa delle tracciature. Per gli interventi base – i più richiesti – occorrono due giorni e il costo è di 3.000 euro, mentre la manutenzione del fondo richiede anche dieci giorni di lavoro e la spesa è di 24 euro al metro quadrato per quanto riguarda il parquet; per il linoleum il costo si aggira sui 1.200 euro. “I lavori non inizieranno prima di fine giugno e a metà agosto le squadre vogliono le palestre per gli allenamenti. C’è pochissimo tempo e in molti, a settembre, dovranno fare le righe con il nastro adesivo”, conclude Serafini.

E le società bolognesi a che punto sono? “Se ne sta occupando l’assessore allo Sport, tutto sarà pronto nei tempi”, assicura Roberto Trentini, presidente di Altedo. “Non abbiamo ancora fissato le date dei lavori, non è una spesa da poco”, spiega Andrea Patuelli, dirigente della Pontevecchio. Tutto pronto in casa Pgs Welcome. “Il 31 luglio partono le opere, procederemo a scolorare per poi ritracciare le linee”, spiega il direttore tecnico Cesari. “I lavori interessano tre palestre: nel vecchio palasport faremo una manutenzione importante e il costo complessivo è di oltre 30.000 euro”, dice Massimo Piazzi, presidente della Pallacanestro Budrio.

Il Resto del Carlino - Giovedì 17 giugno 2010

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