La strada per la C Regionale parte da Bologna e arriva a Santa Maria Maddalena, frazione di Occhiobello. Che a vincere il girone B di serie D – composto in gran parte da squadre bolognesi – sia una formazione composta da giocatori e allenatore di Bologna non c’è nulla di strano. Se non fosse che a trionfare, davanti a Ghepard, Veni e Audace, è il Nuovo Basket Estense, provincia di Rovigo. Subito dopo il Po, tanto per intenderci. Qui, coach Max Midulla, e un gruppo di giocatori capitanato da Alessandro Renzi (figlio di Valentino, presidente della Legabasket, ndr), bolognese così come l’ala Antonio D’Andola, più il pivot Gianni Roggi e il play Federico Conti, ha portato la società estense al salto di categoria, con venticinque vittorie in ventotto gare.

“L’allenatore dell’anno scorso, Roberto Nannoni, si è sposato e ha scelto di fare il direttore sportivo. È stato lui, assieme al play Renzi, che per me è come un fratello, a invogliarmi ad andare al Nuovo Basket Estense”, racconta Midulla, che ha il patentino da allenatore da dieci anni e da tre allena formazioni senior. Al suo primo anno a Santa Maria Maddalena ha subito ottenuto la promozione. “L’estate scorsa – racconta – avevo la possibilità di allenare altre due squadre a Bologna nella stessa categoria, ma sono felice per la scelta che ho fatto. Dopo due anni al Baou Tribe, in cui siamo arrivati sesti e siamo stati la sorpresa del campionato, ho deciso di giocare le mie carte con questo gruppo, anche se mi dispiaceva lasciare Bologna. La mia bravura è stata nella gestione: a livello tecnico e tattico c’è tanto da imparare”.

Il viaggio per la C Regionale dei cinque bolognesi? In pullman, o meglio, a bordo di un doblò messo a disposizione dalla società, per i due allenamenti settimanali. Nel loro tragitto non hanno incontrato la nebbia, ma una vittoria dietro l’altra. “Il mio sogno era prendere due tiratori formidabili come Panizza e Bacocco. Ma per noi è stato fondamentale Renzi, il nostro direttore d’orchestra, e l’arrivo a Natale di Conti ci ha dato una mano non da poco, in equilibrio e sostanza. Non avevamo l’obbligo di vincere, dovevamo arrivare ai playoff, e io ho puntato tutto sull’attacco: mi sono giocato il campionato cercando di fare sempre un punto più degli avversari. La squadra non ha mai fatto passi falsi al di fuori degli scontri diretti e tutti sono stati umili come ho chiesto. Alla fine ci siamo divertiti…”. Programmi per il futuro? “Quella di quest’anno è stata una bella soddisfazione, ma la strada è lunga e vediamo quali saranno i progetti della società. Mi piacerebbe fare gavetta nelle giovanili di una realtà importante e un domani sarebbe bello fare un anno da vice in B: sono convinto delle mie idee e ho voglia di imparare. I miei maestri? Cappelletti per me è il numero uno, e anche Cantelli è una cima”. Nel futuro immediato c’è il playground dei Giardini Margherita. “L’anno scorso la mia squadra ha vinto. Quest’anno lo rifaccio – promette ‘Mid’ – e voglio provare a vincerlo di nuovo”.

Il Resto del Carlino - Giovedì 3 giugno 2010

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