Saranno anche pochi, quei 195 centimetri, per fare il centro in B Dilettanti, ma finora non se ne sono accorti in tanti. Anche Mario Boni, che pivot non è, in Coppa Italia se l'è ritrovato sulla sua strada e ha dovuto fare i conti con la sua atleticità. Alessandro Venturoli è stato l'unico rinforzo estivo dell'E' Vita Budrio, arrivato per dare sostanza al pacchetto dei lunghi dopo cinque anni alla Salus. Rivale di derby, proprio come lo erano stati Rorato e coach Giuliani a Trebbo. "L'inserimento, essendo io l'unico nuovo di questo gruppo, è stato abbastanza semplice e tutti mi hanno accolto a braccia aperte, anche se prima di arrivare - scherza - probabilmente ero odiato dalla maggior parte dei budriesi. Per uno che ha giocato cinque anni in una squadra come la Salus, con cui c'era una certa rivalità, e considerando che prima ero a Medicina, qualche timore poteva esserci. Anche perchè nei derby, prima di perdere, fai di tutto, e qualche screzio c'era stato. Essere scelto come unico rinforzo, comunque, è stato un enorme stimolo e attestato di stima".
Venturoli, quanto è dura la vita del pivot in B Dilettanti?"Da parte mia è paradossalmente più semplice giocare contro avversari fisicamente più prestanti. In C era più difficile affrontare gente meno dotata dal punto di vista strutturale ma più rapida e con caratteristiche simile alle mie. Ma io sono 'tamugno' fisicamente, e più trovo pivot grandi e grossi e più mi diverto. E poi gioco in questo ruolo ormai da cinque anni".
In Coppa Italia, però, ha marcato anche Boni."Quello è stato il coronamento di un sogno, una grossa soddisfazione personale: di Supermario vedevo le partite in tv e non si direbbe che è a fine carriera. Con atleti scattanti come lui forse faccio più fatica, ma quando hai di fronte giocatori con quell'esperienza e quel passato riesci a sfruttare la grinta e ben figurare, anche se non è semplice".
Eppure contro Piacenza avete vinto."Quella è stata una grande impresa di squadra: loro non ci hanno regalato nulla".
Sarà stata la soddisfazione di marcare Supermario, ma anche in campionato non sta scherzando ed è il secondo miglior marcatore di squadra."Quello che esce fuori come numeri e prestazioni dipende prima di tutto dai miei compagni che mi mettono a mio agio e mi danno sicurezza in modo incredibile. E anche dai suggerimenti che mi dà il mio mentore 'Gianfry' Cesari".
Budrio è partita con tre vittorie e due sconfitte, non male per una neopromossa."Domenica contro Civitanova abbiamo fatto la nostra migliore partita. Siamo sempre stati costanti e ora dobbiamo riuscire a mettere la stessa intensità anche in trasferta. Quel che finora ci è mancato è la tenuta mentale lontano dal PalaMarani".
Domenica c'è la sfida salvezza ad Ancona con la Stamura."Raggiungiamo la salvezza il prima possibile, poi vedremo cosa si potrà fare. Non vinceremo il campionato, ma questo gruppo può andare lontano: ci occorre una vittoria in trasferta per avere ulteriore fiducia e slancio. E speriamo che arrivi domenica".

Il Resto del Carlino - Venerdì 30 Ottobre 2009

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