Manuel Cesari e un successo dietro l’altro: se fino a qualche tempo il freestyler sanlazzarese riceveva soprattutto applausi, da un anno a questa parte sta facendo il pieno di titoli. L’ultimo, anzi gli ultimi sono arrivati nello scorso weekend ai campionati italiani di frisbee freestyle organizzati dalla Fifd a Forlì. Assieme agli inseparabili Andrea ‘Alì’ Poli e a Marco Prati, Cesari ha ottenuto il primo posto nella specialità Co-op, esibendosi con il sottofondo di Nirvana e Pearl Jam e confermando il titolo italiano vinto nel 2009. Altra musica, stesso risultato nell’Open: Bennato ha accompagnato la routine di Cesari e Clay Collerà, che si sono classificati primi di misura con una valutazione di 45,31 contro il 45,30 della coppia composta da Fabio Sanna, campione mondiale, e dal validissimo Claudio Cigna. “Oltre alla conferma nel Co-op, la vittoria in coppia con Clay è stata una grande soddisfazione perché già dopo pochi mesi di allenamento abbiamo trovato il giusto feeling in pedana e siamo riusciti a battere per la seconda volta quest’anno la coppia più temuta d’Italia”, spiega Cesari, laureatosi due volte campione italiano in un solo weekend. Il successo nella specialità a tre, quella che richiede un affiatamento maggiore, ha sempre un sapore particolare. “Al pubblico – racconta – abbiamo offerto una coreografia molto bella, con una routine ben studiata ma che prevede anche momenti di fantasia e improvvisazione negli esercizi singoli. Vincere con ‘Alì’, il mio compagno storico, è sempre qualcosa di speciale. Riuscirci, poi, davanti a tanta gente, ricevendo anche gli applausi dei ragazzi dell’ultimate è un’ulteriore soddisfazione”. Il sogno del pioniere del frisbee freestyle a Bologna, però, sono i Mondiali che si terranno ad agosto a Seattle. Prima, però, ci sono gli Europei, in programma tra due settimane a Stoccolma. Cesari si è già classificato primo l’anno scorso, e da lì in poi ha vinto a fine 2009 i tornei di Forlì e Colonia e quest’anno a Roma, a Bibione e a Rimini, nel prestigioso Paganello. “Adesso – assicura – penso agli Europei, poi vediamo”.

Il Resto del Carlino - Giovedì 26 maggio 2010

Come anticipato nelle passate settimane, nella prossima stagione Fabio Pasquini non sarà più a Budrio. Dopo quattro stagioni in maglia gialloblù, con un rendimento crescente anno dopo anno, 'Pasqua' per motivi di studio e di lavoro scenderà di categoria e andrà a Granarolo, in C Regionale, dove peraltro raggiungerà l'ex compagno di squadra e di ruolo Stefano Zampiga.

Fabio, se vuoi fare un bilancio dei quattro anni a Budrio...
"Dal punto di vista sportivo in questi quattro anni sono notevolmente cresciuto soprattutto grazie agli allenatori e ad una società presente, che ti aspetta e ti sa dare i giusti stimoli quando serve. Sono rimasto quattro anni anche perchè in questo gruppo mi sono trovato a meraviglia. I ragazzi sono più amici che compagni di squadra e continueremo a sentirci anche se non saremo più in campo assieme".

Quali sono i ricordi più belli?
"Sicuramente la promozione dell'anno scorso (vedi foto), ma anche la festa con i tifosi a Milano dopo la vittoria della Coppa Italia la ricordo con molto piacere".

Il prossimo anno verrai a vedere qualche partita?
"Certo. Poi l'anno prossimo giocherò le gare in casa il sabato, per cui ci vedremo al PalaMarani".

Prossimamente spazio anche agli altri partenti Marco Rorato e a Michele Bazzi, più a Luca Cinti, nuovo vice di Giuliani.

www.pallacanestrobudrio.it


Lo Studio 4, alla fine, ce l’ha fatta ad avverare il sogno promozione. Sabato, sul campo amico del PalaVascoDeGama, la formazione del presidente Giordano Sandoni ha superato 3-1 i liguri del San Vincenzo (9-2 all’andata) nel ritorno della finale playoff e ha così ottenuto il salto di categoria: l’anno prossimo lo Studio 4 giocherà nel campionato nazionale di serie B, la terza serie italiana. Dopo l’amarezza patita nel corso della stagione regolare – secondo posto a un solo punto di distacco dalla capolista Real Casagrandese – i ragazzi di mister Fiorentini si sono dovuti rimboccare ulteriormente le maniche. Lungo e pieno di insidie, il cammino nei playoff: lo Studio 4 ha eliminato il Montanari (7-5 e 6-3), poi l’Ass. Club Castel San Pietro (3-0 e 1-1), quindi nella fase nazionale ha vinto 8-3 a Montegranaro contro la Juventina e 1-0 con gli umbri del Nursia. Poi i cinque gol del bomber Matteo Munari nella finale di andata a Genova col San Vincenzo hanno spianato la strada per la promozione. Capitan Miramari e compagni, già vincitori della Coppa Emilia Romagna, hanno festeggiato il secondo traguardo stagionale: che doppietta, per lo Studio 4.

Il Resto del Carlino - Martedì 22 giugno 2010



Tra meno di un mese Bologna ospiterà il Four Helmets – Mediterranean Cup, torneo internazionale di football americano per nazioni. I prossimi 15, 16 e 17 luglio il Blue Team, la rappresentativa italiana, sarà impegnata nella prima edizione di questa manifestazione che vedrà la partecipazione di Slovenia – nazionale molto giovane come quella tricolore, Turchia – che può contare su molti atleti che giocano nel campionato tedesco – e di una formazione universitaria statunitense, Team Eagle. Il teatro dell’evento sarà, ovviamente, il centro sportivo ‘Bernardi’ di Bologna e la Federazione Italiana Di American Football, organizzatrice dell’evento, si potrà avvalere della collaudata macchina organizzativa dei Guerrieri. Nella lista dei giocatori convocati dal ct Brock Olivo figurano ben otto atleti che nell’ultima stagione hanno militato nelle fila dei Warriors Bologna: Simone Bernardoni, Giacomo Berti, Domenico Carroli, Fabrizio Chiappini, Francesco Fanti, Federico Forlai, Francesco Giuliani, Christian Nobile, più Mattia Parlangeli e Andrea Benefico nella lista ‘injured reserve’.

Grazie al patrocinio congiunto di Provincia di Bologna, Comune e Quartiere Santo Stefano il ‘Bernardi’ è in fase di restyling e si giocherà in un campo da 100 yard ufficiali. Giovedì 15 luglio (ore 18) andrà in scena la gara inaugurale che vedrà all’opera il Blue Team, mentre la seconda semifinale sarà il giorno successivo con kick-off alle 21; sabato le finali alle 16 e alle 21. Presso la sede del Coni, sabato 26 giugno a Bologna, si terrà la presentazione ufficiale dell’evento e verranno effettuati gli accoppiamenti per le semifinali. Al fianco del padrone di casa Renato Rizzoli ci sarà anche il presidente di Fidaf, Leoluca Orlando, e chissà che in occasione della presentazione del Four Helmets non ci siano novità per quanto riguarda l’entrata di Fidaf – da quasi due anni nell’Osservatorio – nel Coni.

Il Resto del Carlino - Lunedì 21 giugno 2010

Squadra già fatta, o quasi. I Flying Balls sono una delle prime società che si è mossa sul mercato, mettendo a segno i primi colpi, con gli arrivi dell’under Nicolas Gianasi e il ritorno di Nanni da Altedo, più Emanuele Cantore dal Guercino. E così, con le conferme dei vari Grillini, Urbani, Pozzi e Lokar il roster è praticamente completato. In panchina ci sarà Riccardo Govoni, subentrato a stagione in corso e confermato dopo il positivo finale di stagione.

Il Resto del Carlino - Lunedì 21 giugno 2010

Un sanlazzarese per la Bsl: la società di San Lazzaro ha affidato a Francesco Bettazzi, nelle ultime stagioni a Massa, la panchina della prima squadra mentre ‘Franz’ Nieddu avrà un incarico dirigenziale e si occuperà delle giovanili. Il primo innesto per coach Bettazzi è un autentico crack per la categoria, vale a dire il play-guardia Matteo Gianasi, in arrivo dal Castiglione Murri (C Dilettanti).

Il Resto del Carlino - Lunedì 21 giugno 2010

Se non è una corsa contro il tempo, poco ci manca. Dalla prossima stagione entreranno in vigore importanti variazioni tecniche approvate dalla Fiba che interessano la nuova tracciatura del campo da gioco (area dei tre secondi rettangolare e non più a forma di trapezio, tiro da tre spostato a 6,75 metri, nuove linee per le rimesse e semicerchi ‘no sfondamento’ sotto i canestri): in regione sono circa 350 i campi interessati, più di 100 nella sola Bologna e provincia. Variazioni, queste, che saranno obbligatorie per tutte le società che partecipano ai campionati organizzati dalla Fip. Dalla massima serie alla Prima Divisione, incluse le categorie giovanili fino all’Under 13.

“È una massa di lavoro enorme in un lasso di tempo ristretto. Si tratta di norme Fiba ed è improponibile derogare: in vari campi giocano sia squadre nazionali che regionali e fare campi di serie ‘a’ e di serie ‘b’ non è una strada percorribile”, spiega Giancarlo Galimberti, presidente del Comitato regionale Fip. Le società, in un momento così delicato, dovranno fronteggiare costi non preventivati. “Ma con pacchetti di intervento da parte delle aziende specializzate, coordinandosi con enti come comuni e polisportive, auspichiamo di abbassare le spese con offerte generalizzate. Le istituzioni che gestiscono le strutture – continua Galimberti – potrebbero rispondere che gli impianti vanno bene come sono, per cui ci siamo attivati anche con il Credito Sportivo per avere finanziamenti restituibili a basso tasso. Cerchiamo di venire incontro alle società, a cui inoltriamo le offerte che riceviamo: luglio e agosto saranno mesi caldi…”.

Anche la Fip avrà una mole di lavoro non indifferente, dovendo effettuare le omologazioni entro la metà di settembre. Le nuove norme sul tiro da tre comportano che a livello regionale saranno tollerati i campi 26x14 e non più i 24x13; nulla cambia a livello nazionale (28x15).

“Pochissime società e pochi comuni si sono attivati per gli interventi. O non ci sono i soldi, o si muoveranno in ritardo”, afferma Gigi Serafini, titolare dell’unica impresa della regione che si occupa delle tracciature. Per gli interventi base – i più richiesti – occorrono due giorni e il costo è di 3.000 euro, mentre la manutenzione del fondo richiede anche dieci giorni di lavoro e la spesa è di 24 euro al metro quadrato per quanto riguarda il parquet; per il linoleum il costo si aggira sui 1.200 euro. “I lavori non inizieranno prima di fine giugno e a metà agosto le squadre vogliono le palestre per gli allenamenti. C’è pochissimo tempo e in molti, a settembre, dovranno fare le righe con il nastro adesivo”, conclude Serafini.

E le società bolognesi a che punto sono? “Se ne sta occupando l’assessore allo Sport, tutto sarà pronto nei tempi”, assicura Roberto Trentini, presidente di Altedo. “Non abbiamo ancora fissato le date dei lavori, non è una spesa da poco”, spiega Andrea Patuelli, dirigente della Pontevecchio. Tutto pronto in casa Pgs Welcome. “Il 31 luglio partono le opere, procederemo a scolorare per poi ritracciare le linee”, spiega il direttore tecnico Cesari. “I lavori interessano tre palestre: nel vecchio palasport faremo una manutenzione importante e il costo complessivo è di oltre 30.000 euro”, dice Massimo Piazzi, presidente della Pallacanestro Budrio.

Il Resto del Carlino - Giovedì 17 giugno 2010

La ventinovesima edizione del playground dei Giardini Margherita inizierà lunedì 21 giugno. Dieci le squadre al via – contro le dodici dell’anno passato – che si daranno battaglia in due gironi da cinque per poi proseguire fino alla finalissima di giovedì 15 luglio. Le novità, come al solito, non mancano. A partire dai quattro tempi di gioco da 12’ ciascuno, in stile Nba. A tal proposito, nella serata d’esordio in campo ci sarà anche Marco Belinelli, nella formazione dei Paolo Barlera Friends. Sono tante le iniziative per il pubblico: sarà allestita una nuova tribuna dietro a uno dei due canestri, ci saranno premi ogni serata, messi in palio da Emilbanca, con il famoso tiro da metà campo. E per avvicinare sempre più giovani alla manifestazione ci saranno musica, esibizioni e altre iniziative. Un occhio anche alla beneficienza: incassi incassi pro Ant, il 12 luglio giocherà la Nazionale Diabetici e la sera successiva ci sarà un’esibizione di basket in carrozzina dell’Atc Dozza. Superate le difficoltà burocratiche che nei mesi passati ne avevano messo in dubbio l’esistenza, il playground è vivo più che mai. E gli organizzatori già preparano l’edizione numero trenta.

Il Resto del Carlino - Martedì 15 giugno 2010

“La Fortitudo stasera è stata umile e concentrata. Io penso che se a queste qualità aggiungiamo fiducia, convinzione e magari 1500 bolognesi possiamo andare a Forlì per giocarcela”. Chi parla è Alex Finelli, agguerrito come i suoi ragazzi, che invoca i tifosi per l’esodo di mercoledì sera. “Rispetto a gara tre, ora abbiamo ventiquattr’ore in più per recuperare. Ormai – spiega – ci conosciamo a memoria con i nostri avversari, so cosa dobbiamo fare nella ‘bella’ e so che queste ore extra danno maggiori vantaggi a noi rispetto che a loro: devo ringraziare lo staff di medici e fisioterapisti, perché oggi eravamo al meglio”. La Fortitudo, infatti, sul piano atletico ha vinto la sfida con i romagnoli. “Abbiamo espresso un’intensità di ottimo livello, mettendo in campo intensità e concretezza, giocando con la giusta carica emotiva: sono stati 40’ di altissimo spessore. Questi ragazzi se ne meritano altri quaranta di grandissima adrenalina e chiedo a tutto il nostro popolo un ultimo sforzo”. La Effe è sempre stata al comando dopo lo 0-2 iniziale, ma qualcosa non ha comunque funzionato: percentuali da tre ancora una volta non entusiasmanti e Muro ancora fuori gara. “Da tre non stiamo tirando bene, ma non so ancora come andrà gara cinque… Muro? Dentro di sé ha tutte le risorse per disputare una buonissima partita per talento, esperienza e i tanti campionati che ha già vinto. Sostituirlo con Losi? Non mi è mai entrato neanche nell’anticamera del cervello”.

A Forlì sarà un’altra gara, anche per quanto riguarda l’ambiente. Il coach della Vem Sistemi, Di Lorenzo, punta il dito contro gli arbitri. “Si è capito fin dal primo secondo qual era l’andazzo. Ci siamo subito innervositi, anche per colpa mia, e abbiamo fatto la figura dei cornuti e mazziati: abbiamo preso le botte dall’inizio alla fine e ne faremo tesoro per mercoledì”. Gilberto Sacrati ha seguito l’incontro in tutta la sua durata e andrà a vedere anche gara cinque. “Sono tornato sperando di portare bene ed è andata così, e a Forlì penso proprio di andarci”. Nessuna parola, invece, sulla situazione economica del club. “Sul futuro lasciamo finire prima il campionato: ne parleremo dopo gara cinque”, conclude il presidente dell’Aquila.

Il Resto del Carlino - Lunedì 14 giugno 2010

Novità in vista per la stagione 2010/11. Oltre a quelle già annunciate – dalla conferma a coach Giuliani, alla collaborazione giovanile con Medicina che si allargherà a Castenaso – il presidente Massimo Piazzi tira un bilancio dell’ultima annata e parla delle mosse future, passando dalle prime partenze al ringraziamento al Gruppo Romagnoli, main sponsor da sedici anni.

MERCATO – “L’anno prossimo non saranno più con noi Pasquini e Rorato: a Fabio e Marco va tutto il ringraziamento personale e della società per quanto hanno fatto in questi anni in maglia gialloblù, contribuendo alla vittoria di una Coppa Italia di C1 e del campionato. Auguro loro tutto il bene possibile, così come al nostro vice, Michele Bazzi, un bravo allenatore e una persona fantastica, che allenerà la Pontevecchio: sono contento per questa opportunità che gli hanno offerto. La nostra prima necessità è di cercare un lungo, soprattutto con le nuove regole che spostano di mezzo metro il tiro da tre ci occorre sicuramente un centro. Poi ci guardiamo attorno per trovare un giovane che sostituisca Rorato. Pederzini? Sta provando a livelli superiori (provino all’Andrea Costa Imola qualche settimana fa, ndr), vediamo come va a finire poi eventualmente penseremo a come sostituirlo. Avremo comunque un occhio di riguardo ai giovani, come sempre”.

STAGIONE – “Quello appena concluso per noi è stato un campionato super: bellissimo arrivare ai playoff in B Dilettanti, tra squadre piene di professionisti, con lo stesso gruppo che ha vinto la C. E anche il pubblico è stato sempre molto numeroso. Come ho già detto in passato, sarebbe bello fare come in C1: per sette anni abbiamo sempre fatto i playoff, speriamo di continuare così. Battute a parte, penso che la B Dilettanti possa essere il nostro campionato di riferimento. Nella stagione 2010/11 ci saranno ben quattro retrocessioni dirette (i gironi saranno da 16 squadre, ndr), più altre ai playout: sono sicuramente molte, ma questi sono anni di ristrutturazione e dovremo farci trovare pronti”.

COLLABORAZIONI – “L’annata è positiva anche per le giovanili, che si sono ben piazzate, e per la femminile che ha giocato i playoff. L’esperienza con Medicina è stata ottima, ci ha permesso di mettere in campo gruppi qualitativamente più competitivi, unendo le forze. La collaborazione proseguirà, certo, e siamo ben felici che in questa direzione ci sia anche Castenaso. A Medicina, in C Regionale, vogliamo mandare qualche nostro giovane a farsi le ossa: tutto ciò sarà utile per loro e per noi”.

SPONSOR – “L’unico aspetto veramente deludente riguarda la scarsa attenzione delle aziende e degli imprenditori budriesi nei confronti della Pallacanestro Budrio. Dopo la travolgente vittoria dell’anno scorso ci aspettavamo una sensibilità maggiore: sono anni durissimi per l’economia e lo comprendiamo, ma nei nostri confronti c’è stato troppo disinteresse. Anche quest’anno il nostro sponsor principale è stato il Gruppo Romagnoli, con E’ Vita, che da 16 anni ci permette di fare attività, sia di prima squadra che di settore giovanile. Per cui, adesso come sempre, dobbiamo ringraziare Giulio Romagnoli e la sua azienda per la vicinanza, l’affetto e la sensibilità che da sempre manifesta nei confronti della Pallacanestro Budrio”.

www.pallacanestrobudrio.it

Fortunatamente a volte succede. L'esperienza condivisa e positiva diventa contagiosa... Il bilancio del primo anno dell'esperienza InBin, acronimo di 'Insegnare basket insieme', si è rivelato assolutamente positivo. Grazie alla disponibilità di Pallacanestro Budrio e Virtus Medicina si è conclusa un stagione che ha portato grande entusiasmo e voglia di migliorare. In quest'ottica siamo felici di annunciare che, dalla prossima stagione, anche Virtus Castenaso si aggiungerà al progetto di collaborazione sportiva.

L'idea è quella di coinvolgere tutti i gruppi compresi tra under 15 e under 19, cercando di rispondere alle esigenze di tutti i ragazzi. Crediamo, infatti, che sia giusto e doveroso, essendo società di paese, avere uno sguardo rivolto al sociale, offrendo a chiunque vuole giocare a basket un ambiente aperto e disponibile ma pensiamo altresì che, unendo le forze, si possa lavorare sulla qualità creando gruppi di ragazzi che hanno ambizione e desiderio che il basket sia per loro più di un gioco.

www.pallacanestrobudrio.it

L’Artusiana espugna 72-77 la ‘Moratello’ in gara due dei playout e così condanna i Giardini Margherita alla retrocessione dalla C Regionale alla D. Dopo oltre sei stagioni nel massimo campionato regionale, ai Gardens è fatale lo spareggio con la lanciatissima Artusiana: appena quattro vittorie (su ventidue partite) in stagione regolare e poi sette consecutive nella seconda fase per la formazione di Forlimpopoli. Un ostacolo che i Gardens hanno affrontato nel momento peggiore della stagione, uscendo sconfitti in tutti e tre gli scontri diretti. A Bologna i romagnoli prendono subito il comando e raggiungono il massimo vantaggio sul 30-51 poco prima dell’intervallo. Il match è molto nervoso, Spadellini (23) e compagni recuperano fino al 70-74, ma poi Spagnoli chiude i conti dalla lunetta. Assieme alle altre bolognesi Stars e Pontevecchio, i Giardini sono la terza ed ultima formazione a retrocedere, anche se non potranno usufruire del bonus ripescaggio, avendolo utilizzato nella passata stagione. Ha buone possibilità di essere ripescata, invece, la Pontevecchio.

Il Resto del Carlino - Lunedì 7 giugno 2010



Si è spento ieri all’età di cinquant’anni, tra le mura domestiche di Bologna, Paolo Fantazzini, affetto da sclerosi laterale amiotrofica. I primi sintomi risalgono al 2004. ‘Taz’, come lo chiamavano tutti, ha segnato un’epoca nel football americano a Bologna e in Italia, in una carriera costellata di successi col 30 sulla schiena. I Warriors hanno ritirato tre anni fa il suo numero, un privilegio che in passato era spettato solo a Joseph Inzinna col 48, nel 1986, l’anno in cui i Guerrieri felsinei hanno vinto il loro primo Superbowl a Bologna, allo stadio Dall’Ara. E a guidare quella squadra di campioni, che aveva nel grande mediano Williams il punto di forza, era proprio Fantazzini, il quarterback titolare del primo storico titolo tricolore.

Altri tempi, altro football, eppure ‘Taz’ è arrivato a giocare con i Warriors il suo ottavo Superbowl nel 2005, perso contro gli elmetti d’oro di Bergamo. Venticinque anni di carriera, con tre titoli in bacheca: con i Guerrieri, all’apice del football italiano, e poi la doppietta nel 1996 e 1997 con i Phoenix di San Lazzaro. Ha giocato anche a Ferrara nelle Aquile e ad Ancona nei Dolphins, disputando otto Superbowl. Appesi caschi e spalliera al chiodo, da allenatore ha subito condotto allo Youngbowl la formazione Under 21 dei Guerrieri nel 2006. L’incedere della Sla – malattia degenerativa e progressiva che colpisce i neuroni di moto, che ha affetto anche l’ex calciatore Borgonovo – l’ha allontanato dai campi da gioco, non dai Warriors: dirigenti e giocatori gli sono sempre stati vicini. Le cause di questa malattia – nota anche come morbo di Lou Gehrig, dal nome della prima vittima accertata, ex giocatore di baseball – sono ancora ignote. In Italia la Sla ebbe eco quando il procuratore torinese Guariniello, su oltre trentamila calciatori presi in esame, accertò un’incidenza di sei volte superiore alla media nazionale della popolazione. Una delle possibili cause prese in considerazione riguarda l’uso di sostanze tossiche per il mantenimento dei campi da gioco.

“Il football e i Warriors erano la sua vita”, sono le parole del fratello minore Giovanni, che allena le giovanili dei Guerrieri e papà di Andrea, che gioca nell’Under 18. Pietro, fratello maggiore, lavorava con ‘Taz’ nella gioielleria di famiglia. I funerali si terranno domani alle 10 in Certosa. “Once a Warrior, always a Warrior”.

Il Resto del Carlino (Cronaca) - Giovedì 3 giugno 2010



La strada per la C Regionale parte da Bologna e arriva a Santa Maria Maddalena, frazione di Occhiobello. Che a vincere il girone B di serie D – composto in gran parte da squadre bolognesi – sia una formazione composta da giocatori e allenatore di Bologna non c’è nulla di strano. Se non fosse che a trionfare, davanti a Ghepard, Veni e Audace, è il Nuovo Basket Estense, provincia di Rovigo. Subito dopo il Po, tanto per intenderci. Qui, coach Max Midulla, e un gruppo di giocatori capitanato da Alessandro Renzi (figlio di Valentino, presidente della Legabasket, ndr), bolognese così come l’ala Antonio D’Andola, più il pivot Gianni Roggi e il play Federico Conti, ha portato la società estense al salto di categoria, con venticinque vittorie in ventotto gare.

“L’allenatore dell’anno scorso, Roberto Nannoni, si è sposato e ha scelto di fare il direttore sportivo. È stato lui, assieme al play Renzi, che per me è come un fratello, a invogliarmi ad andare al Nuovo Basket Estense”, racconta Midulla, che ha il patentino da allenatore da dieci anni e da tre allena formazioni senior. Al suo primo anno a Santa Maria Maddalena ha subito ottenuto la promozione. “L’estate scorsa – racconta – avevo la possibilità di allenare altre due squadre a Bologna nella stessa categoria, ma sono felice per la scelta che ho fatto. Dopo due anni al Baou Tribe, in cui siamo arrivati sesti e siamo stati la sorpresa del campionato, ho deciso di giocare le mie carte con questo gruppo, anche se mi dispiaceva lasciare Bologna. La mia bravura è stata nella gestione: a livello tecnico e tattico c’è tanto da imparare”.

Il viaggio per la C Regionale dei cinque bolognesi? In pullman, o meglio, a bordo di un doblò messo a disposizione dalla società, per i due allenamenti settimanali. Nel loro tragitto non hanno incontrato la nebbia, ma una vittoria dietro l’altra. “Il mio sogno era prendere due tiratori formidabili come Panizza e Bacocco. Ma per noi è stato fondamentale Renzi, il nostro direttore d’orchestra, e l’arrivo a Natale di Conti ci ha dato una mano non da poco, in equilibrio e sostanza. Non avevamo l’obbligo di vincere, dovevamo arrivare ai playoff, e io ho puntato tutto sull’attacco: mi sono giocato il campionato cercando di fare sempre un punto più degli avversari. La squadra non ha mai fatto passi falsi al di fuori degli scontri diretti e tutti sono stati umili come ho chiesto. Alla fine ci siamo divertiti…”. Programmi per il futuro? “Quella di quest’anno è stata una bella soddisfazione, ma la strada è lunga e vediamo quali saranno i progetti della società. Mi piacerebbe fare gavetta nelle giovanili di una realtà importante e un domani sarebbe bello fare un anno da vice in B: sono convinto delle mie idee e ho voglia di imparare. I miei maestri? Cappelletti per me è il numero uno, e anche Cantelli è una cima”. Nel futuro immediato c’è il playground dei Giardini Margherita. “L’anno scorso la mia squadra ha vinto. Quest’anno lo rifaccio – promette ‘Mid’ – e voglio provare a vincerlo di nuovo”.

Il Resto del Carlino - Giovedì 3 giugno 2010



“L’anno prossimo ci riproveremo, non è un problema”. Sono passati appena tre giorni dalla finale playoff che metteva in palio la promozione in C Dilettanti e a Granarolo si pensa alla prossima stagione. Che sarà ancora nel massimo campionato regionale: lunedì, all’indomani della sconfitta in gara tre con la Spes Virtus Imola, il presidente Cesare Tugnoli e gli altri dirigenti si sono riuniti per parlare del futuro ed è stata presa la decisione di non fare domanda di ripescaggio. Si resta in C Regionale, si riparte per cercare di vincere.

“Da parte nostra non c’è nessun tipo di delusione per la sconfitta con Imola. È chiaro, sarebbe stato bello vincere, ma questa è comunque una stagione ottima sotto tutti i punti di vista. Secondi nella fase a gironi, siamo arrivati alla finale: meglio di così non si poteva fare”, racconta Tugnoli, da una quindicina d’anni a capo della società granarolese, che quest’anno da matricola è arrivata vicinissima al doppio salto di categoria. “Non avremmo rinunciato alla C Dilettanti, anzi, in un anno o due vogliamo provarci. Vincendo sul campo, senza ripescaggi: è più bello, e poi nessuno ci corre dietro”. Anche perché dietro alla prima squadra c’è un settore giovanile che conta 170 ragazzi: l’anno scorso è arrivato il titolo regionale Under 19 mentre due settimane fa è stata la formazione Under 17 allenata da Francesco Calore a vincere, a Cesena, il titolo regionale (63-52, in gara secca, proprio contro Cesena).

“È positivo anche il bilancio delle giovanili. Il prossimo anno, poi, parecchi dei nostri giovani potranno farsi le ossa nell’altra formazione di Granarolo, in serie D, con cui collaboriamo, sperando di riuscire poi a inserirli in prima squadra”. Presto, però, per parlare di mercato. Tuttavia per la formazione del prossimo anno ci sono un paio di punti fermi, a partire dallo sponsor principale, Ergo assicurazioni, e Gianni Trevisan. “Il coach sarà il nostro punto di partenza, guai se andasse via: è la nostra arma segreta. Per quanto riguarda i giovani, quest’anno non si può dire che non abbiamo fatto giocare i nostri under: per loro ci sarà sicuramente spazio. Sui singoli non mi sbilancio. Piccinini? Se non è il capitano a voler andare via, sarà sicuramente con noi”, spiega Tugnoli. Soddisfatto di tutto, presidente? “Uno dei momenti più esaltanti è stato il successo a Roveleto. E poi vedere molti tifosi, in casa e pure in trasferta, ci ripaga dei sacrifici”.

Il Resto del Carlino - Giovedì 3 giugno 2010

Artusiana 74
Plastica Marconi Giardini Margherita 59
ARTUSIANA: Salvigni 3, Gollinucci 2, Russo 10, Monti 13, Spagnoli 15, Vandelli 10, Trinidad, Montanari 12, Pregnolato 9, Benini. All. Santarelli.
PLASTICA MARCONI GIARDINI MARGHERITA: Spadellini 5, Valenti 4, Gruppi 9, Menarini 4, Landuzzi, Risi 22, Benfenati 3, Baraldi, Nero 12, Lodi. All. Zanini.
Arbitri: Borrelli e Bianchi.
Note: parziali 18-15; 42-27; 56-42.

Spes Virtus Imola 84
Ergo Granarolo 52
SPES VIRTUS IMOLA: Dal Pozzo 21, M. Romboli 9, Noferini 17, Savio 8, Di Placido 5, Righini 10, Bertazzoli 4, Guglielmo 6, Baldazzi, A. Romboli 4. All. Marchi.
ERGO GRANAROLO: Spettoli 6, Testoni 2, Ballardini, Trombetti 10, Piccinini 9, Bertuzzi 10, Salvi 3, Ferri 2, Zampiga 12, Bertacchi 4. All. Trevisan.
Arbitri: Rinaldi e De Pasquale.
Note: parziali 11-17; 39-27; 62-38.

Imola fa valere la legge del PalaRuggi e supera nettamente Granarolo (84-52) nella terza partita della finale playoff, ottenendo così la promozione in C Dilettanti. Gli imolesi, imbattuti in casa dall’inizio di gennaio, inseguono solo nel primo quarto, in cui l’Ergo trova il break per il +6. Nel secondo periodo i locali prendono poi l’inerzia e si portano all’intervallo con la doppia cifra di vantaggio. Al rientro in campo Granarolo perde Zampiga per cinque falli e non riesce a riaprire la contesa, così Imola prende il largo in un PalaRuggi festante. La Spes Virtus si unisce così a Lugo, che ha festeggiato mercoledì il salto di categoria; amarezza per il Granarolo di coach Trevisan, autore comunque di una stagione al di sopra delle attese.

Nello spareggio per la permanenza in categoria, l’Artusiana fa valere il vantaggio del fattore campo e supera 74-59 i Giardini Margherita nella prima partita della serie. Mercoledì (ore 20) si replica con gara due e i Gardens devono vincere per impattare e tornare tra una settimana a Forlimpopoli.

Il Resto del Carlino - Lunedì 30 maggio 2010

I Warriors superano i Marines Lazio 42-14 e chiudono la stagione con il secondo successo consecutivo. Per i Guerrieri, noni in classifica, si tratta anche della prima vittoria casalinga da quando affrontano il campionato di Italian Football League. Allo stadio ‘Bernardi’ i ragazzi di coach John Knight si portano subito in vantaggio con il quarterback Vinny Esposito, che poi si fa intercettare due volte permettendo così ai laziali di sbloccarsi (7-6). Il runningback Haller allunga con una delle sue corse da 14 yards poi Esposito si riscatta con due precisi lanci per Piva e Duong: all’intervallo la vittoria è in cassaforte sul 28-6. Nel secondo tempo il ricevitore Mario Panzani va a segno per il suo, possibile, ultimo touchdown della carriera e quindi Piva chiude i conti con la sua seconda meta; nel finale accorcia Morton su lancio di Vogelbach. Gioia e rammarico dunque per i Warriors, che chiudono in crescendo una stagione deludente e iniziata con ben altri obiettivi, ma gli infortuni non hanno agevolato il lavoro dei biancoblù.

A Pontremoli, nel Silverbowl del campionato Fif, gli American Felix escono sconfitti 26-10 dai Cavaliers di Castelfranco Veneto. La formazione di Molinella, che in stagione aveva collezionato sei vittorie e una sola amarezza, si ferma così in finale.

Il Resto del Carlino - Lunedì 30 maggio 2010