Un futuro tra i professionisti? Lorenzo Grillini, playmaker classe 1988 dei Flying Balls, spera di avverare quello che era il suo sogno da bambino, quando a 7 anni aveva il primo approccio con la pallacanestro nel centro minibasket della sua Monterenzio e si infuocava vedendo Carlton Myers con la maglia della Fortitudo. Ora, a 21 anni, ha davanti a sè la grande occasione di ritagliarsi un ruolo da protagonista, con la fiducia di una società che ne ha comprato il cartellino e di un allenatore che gli ha affidato la maglia da titolare. Poi, con quel soprannome, 'Grillo', pensare al salto di categoria è più che lecito, dopo aver vinto un campionato di serie D con la Secchia Rapita, ottenuto una salvezza tutt'altro che scontata con i Giardini Margherita e vinto l'ultima Coppa Marchetti proprio con i Flying Balls.
"Da piccolo il mio sogno, comune a molti altri bambini, era di diventare un giocatore di basket. La speranza c'è ancora: non arriverò in serie A, ma mi piacerebbe salire in categorie superiori. E alla mia età penso sia ancora possibile". Il lavoro nell'impresa edile di papà, insomma, è una bella garanzia per il presente e il futuro ma può anche attendere. Anche perchè di sacrifici, in questi quattordici anni di carriera, non ce ne sono stati pochi. "Dopo i quattro anni a Monterenzio (dove negli ultimi anni i Flying Balls hanno sviluppato attività giovanile, ndr) non c'era più la squadra per i ragazzi della mia età e dovevo decidere se smettere o continuare e andare a giocare a Bologna. Io e un amico abbiamo scelto di proseguire e abbiamo scelto la Secchia Rapita. Finita la scuola, prendevamo la corriera per i tre allenamenti settimanali, anche se non era comodissimo".
La scelta, però, si è rivelata positiva. "Il ricordo più bello - continua Grillini - risale a quel periodo, quando abbiamo raggiunto la final four regionale con il gruppo Under 18, anche se nessuno se l'aspettava. E poi ho avuto la possibilità di conoscere Roberto Nannoni, l'allenatore più importante nella mia crescita". Con la canotta biancoverde è arrivata anche la prima esperienza senior. Ma il cuore, però, ha i colori biancoblù. "Tifo Fortitudo, e ci tengo molto. Poi il mio giocatore preferito era Myers. In Nba, invece, sono un fan di Kobe Bryant".
A Ozzano quest'anno c'è uno 'straniero', quel Lokar che ha giocato anche in Ncaa. "Marco è una persona fantastica. Non avrei mai pensato che un giocatore che è stato tanti anni in serie A e ha fatto esperienza pure in Ncaa potesse calarsi così bene nel suo ruolo. Aiuta un sacco noi giovani ed è una sorta di secondo allenatore, al fianco di 'Gil' Alberici che è un tecnico esperto e capace, che mi dà addirittura l'opportunità di giocare titolare".
Una fiducia ben riposta: dopo quattro giornate di campionato, Grillini viaggia a una media di 15 punti a partita, con un record di 27 nell'ultima vittoria contro Forlimpopoli. "Sono partito bene e spero di continuare", dice 'Grillo' con umiltà, attendendo il grande salto.

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