"Abbiamo tirato malissimo, eppure abbiamo avuto anche il tiro della vittoria con Hurd: se fosse entrato le cose sarebbero ben diverse, ma oggi siamo questi", si rammarica nell'immediato dopo gara coach Lino Lardo. Non è bella, e si sapeva, ma contro Milano la Virtus conosce la prima sconfitta casalinga della nuova gestione. Un vero peccato per questa battuta d'arresto che rimane sullo stomaco al pubblico virtussino, non tanto per l'orario di mezzogiorno, ma perchè la Virtus Forza Bologna non è riuscita a dare continuità al successo di una settimana fa a Teramo. Ci è mancato poco, perchè il secondo tempo e annesso overtime è stato un continuo alternarsi al comando, con occasioni da entrambe le parti per chiudere la gara, ma la Vu Nera ha avuto per le mani l'ultimo possesso sia a fine quarto periodo sia nel supplementare e non è riuscita a sfruttare la doppia occasione. Prima, gestendo non nel migliore dei modi la sfera con Vukcevic messo sotto pressione da Hall ("volevamo dare la palla in mano a Dusan, perchè aveva messo canestri importanti e pensavamo potesse gestire il possesso meglio di altri") dopo due clamorosi recuperi ("l'idea era di essere aggressivi sul portatore di palla perchè vedevamo gli avversari in difficoltà, e forse lì abbiamo speso le ultime energie"). Poi con l'errore di LeRoy Hurd ("è chiaro che non è stata una buona gara la sua") andato al tiro da buona posizione e con i piedi per terra.
Ma, al di là degli episodi e della sconfitta, la squadra ha fornito una prova senza infamia nè lode. "Per vincere le partite - spiega il tecnico di Albenga - dobbiamo sempre giocare al massimo e non concedere 87 punti, neppure se si va ai supplementari, altrimenti facciamo fatica. Poca qualità? Abbiamo tirato molto e con brutte percentuali, sapevamo benissimo che la difesa di Milano ci avrebbe messo in difficoltà con le sue taglie e sui cambi difensivi. Noi conosciamo le nostre potenzialità e sappiamo che ognuno deve dare il suo mattoncino, comunque contro una difesa fisica come la loro abbiamo realizzato 83 punti. Oggi credo che la differenza sostanziale sia stata nelle palle perse sotto al nostro canestro". E dire che nell'ultimo periodo, con un paio di lampi di classe e prepotenza agonistica di Moss mentre gli avversari dimostravano scarsa propensione a passarsi la palla, la gara sembrava svoltare in favore della Virtus, come sul 66-63 a 4' dalla fine. "Nella seconda parte abbiamo subito il pick and roll di Finley e concesso qualche rimbalzo offensivo, ma ci siamo espressi meglio in difesa. Per quanto ci riguarda, non dico che volevamo sfidarli al tiro da fuori, ma sicuramente non volevamo concedere spazi per i passaggi dentro l'area. E Milano è stata brava ad aggrapparsi a Finley e alle sue letture".
Passando ai singoli, promozione per Maggioli. "Ha fatto una buona prestazione, mettendo quel dinamismo e quell'aggressività che solitamente hanno sia Sanikidze che Fajardo e che oggi sono in parte venute meno". Da rivedere Penn e Koponen: "Dal primo non mi aspetto grandi bottini, ma più leadership. Petteri fa un po' fatica, non è tranquillissimo anche se ha tutta la nostra fiducia. Non abbiamo pressioni o assilli, dobbiamo crescere e lavorare". Infine una battuta su Fajardo, uscito dolorante. "Ha preso un paio di colpi ma direi che non si tratta di nulla di grave, era solamente pieno di ghiaccio da tutte le parti".

Dopo due sconfitte consecutive, Milano torna al successo e Piero Bucchi tira un sospiro di sollievo. "E' stata una partita dura, su un campo caldo e difficile, dov'è sempre bello giocare. Abbiamo sofferto a rimbalzo ma nella seconda parte della gara è stata evidente la voglia e la determinazione dei miei giocatori di andare su tutti i palloni. La Virtus ha tirato male dal campo e quando dovevamo chiudere la gara abbiamo stretto bene anche a rimbalzo. Rocca è sbarcato stamattina alle 10 a Bologna e ci ha dato grinta, rimbalzi e due punti ai liberi veramente importanti nel finale". Mancinelli è stato oggetto di fischi per tutto l'incontro. "Mancio ha giocato bene - conclude Bucchi - e in difesa non ha sofferto nessuno. In attacco è andato meglio da 'tre', assieme a Hall".

Prima della palla a due, Brett Blizzard e Dusan Vukcevic sono stati premiati dai Forever Boys. Si trattava, infatti, della gara numero 150 in bianconero per la guardia di Tallahassee, alla Virtus dal 2006, mentre Vukcevic era alla centesima partita con la Vu Nera. I due esterni sono, assieme a Petteri Koponen, gli unici reduci dalla passata stagione.

0 commenti: