Cambiare aria fa bene, e Matteo Lolli, il giorno prima del suo trentaduesimo compleanno, si è regalato un bel cambiamento rispetto alla solita routine. Il 30 luglio scorso ha messo nero su bianco sul contratto che lo ha legato alla società di Gualdo in B Dilettanti. Il suo compito? Ottenere la salvezza con un manipolo di giovani da svezzare, un impegno da sette allenamenti a settimana più la gestione di un gruppo Under 17. Un anno da professionista a tempo pieno, insomma, immerso a trecentosessanta gradi nella sua passione.
"A parte l'ultimo anno, a Bologna lavoravo nel mio ristorante, Coccolino, dalla mattina fino alle 15. In cucina ci stava mio padre mentre io gestivo la sala, e nel pomeriggio allenavo le squadre giovanili e i senior. Ho studiato all'alberghiero, quindi nella vita so fare due cose: una è il ristoratore e l'altra, in teoria, è l'allenatore".
E l'amore per la pallacanestro ha avuto la meglio, tanto da spingerlo fino in Umbria. Niente di più comodo, in zona? "Purtroppo Virtus e Fortitudo - scherza - non chiamano mai e di conseguenza bisogna andare via da Bologna. In regione c'era stato un contatto con Castelnovo".
Ambizioso e allo stesso tempo pronto per un'esperienza lontano da casa, dopo aver ottenuto la salvezza con la Secchia Rapita in C Dilettanti aveva le idee chiare per il suo futuro. "La mia idea - racconta - era di andare a fare l'assistente in categorie superiori, ma non sono arrivate chiamate per un posto da vice, solo da capo allenatore in B Dilettanti. In serie A chiaramente sarei andato anche a portare i palloni, ma pure l'esperienza in A Dilettanti al fianco di un tecnico capace sarebbe stata interessante. Poi è arrivata la chiamata di Gualdo a metà luglio: squadra nuova e da rifare, con budget ridotto. Forse una scommessa, ma adesso ci stiamo divertendo. E io sono sempre in palestra".
La formazione umbra ha ottenuto tre vittorie e cinque sconfitte, e si trova a +4 su Ancona, ultima in classifica. "Alleno da quando ho 20 anni e Scariolo è un allenatore che mi piace molto. Questa è la mia prima esperienza lontano da casa, la vedo come un'occasione formativa e un modo di farmi vedere in giro piuttosto che una scelta di vita. Il gruppo è giovane, si allena bene e ascolta: anche per i ragazzi questo campionato è una grossa opportunità. Manca l'esperienza ma non molliamo mai".
Bologna non è lontanissima ma neppure dietro l'angolo. Ma coach Lolli si sente come a casa. "I miei genitori finora si sono persi solo una partita. Tutti capiscono bene quello che voglio fare nella vita e sono contenti. Ero a Bologna anche lunedì per un ritrovo con il gruppo della Secchia e ogni volta che ne ho occasione faccio ritorno, per salutare gli amici e perchè la fidanzata bisogna vederla ogni tanto".
I derby di C, proprio non mancano? "Ormai ne ho fatti talmente tanti che cambiare mi fa solo bene. Però è chiaro che al lunedì mi informo, voglio sapere sempre tutto quello che succede sotto le Due Torri: sono sempre sul pezzo su quanto accade, non mi sfugge nulla".

Il Resto del Carlino - Giovedì 19 novembre 2009

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