“È stato veramente uno spettacolo”, e se a dirlo è Stefano Salieri, il coach della squadra uscita sconfitta, c’è fidarsi. “Una gara di altissimo livello – concorda Alex Finelli – tra due squadre che sono cresciute col passare dei minuti. C’era coach Recalcati a vedere e penso che questa partita sia stata più bella di molte altre che si vedono in LegAdue”. E magari anche in serie A per energia e ritmo, atmosfera, con – ovviamente – giocatori italiani protagonisti.
“Il primo pensiero va alla fantastica cornice di pubblico: è stata una bellissima festa dello sport e della pallacanestro bolognese. Il secondo va a ‘Micio’ Blasi e a Marco Marchetti, due ragazzi che ho avuto la fortuna di conoscere”, esordisce coach Finelli. “La partita è stata bellissima, ha avuto un grandissimo contenuto agonistico e a renderla ancora più bella sono stati contenuti tecnici di altissimo livello. Di solito partite come questa, giocate davanti a tanto pubblico e con una forte componente emotiva, non sono così belle. E più si avvicinava il quarantesimo più miglioravano le percentuali di tiro, diminuivano le palle perse ed entrambe le squadre trovavano buone soluzioni, nonostante avessero di fronte delle difese aggressive ed intense”, racconta, emozionato, l’allenatore della Fortitudo. Che poi indica nella buona circolazione di palla la chiave per la vittoria. “Per noi è stata decisiva la capacità di muovere la palla: i miei hanno giocato con buona lucidità anche nei momenti di pressione per trovare buoni tiri e Cittadini ha messo intimidazione dentro l’area. Questa prova è sicuramente confortante dal punto di vista dell’unione e delle scelte: ci dobbiamo preparare a partite come queste”.
Coach Salieri si prende gli elogi del collega e contraccambia. “Complimenti alla Fortitudo, che per vincere ha fatto davvero una grande prova. Perché i miei ragazzi, stasera, hanno fatto proprio un partitone. Sono veramente contento e mi fermo ad analizzare solo l’aspetto sportivo”, dice il coach del Pentagruppo con una nota polemica verso alcune decisioni prese dagli arbitri nei minuti finali. “Abbiamo perso ottenendo una valutazione migliore e questo testimonia la bontà della nostra gara di spessore e qualità in casa della Fortitudo. Da parte dei miei non c’è stata paura di vincere: sul +7 Cittadini ha messo quella tripla, poi nel finale Malaventura ha messo un altro canestro da otto metri. Cosa dire? Bravo lui”. Resta il rammarico. “All’andata avevamo giocato tre quarti alla pari, oggi siamo stati in gara fino alla fine. Peccato, la vittoria sarebbe stata il giusto premio per i ragazzi”.
Il Resto del Carlino - Domenica 21 febbraio 2010
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