“C’è il contributo di tutti in questa vittoria, e questo è un buon motivo per essere soddisfatto”, suona più o meno così il ritornello di Lino Lardo dopo il successo ai danni di Biella. Il tecnico ha visto il giusto atteggiamento e un’intesa di squadra crescente. E non esiste alcun ‘caso Collins’, anche il tabellino del playmkaer dice zero punti in 25’ di utilizzo. Ma il basket non è solo numeri, nudi e crudi. La Canadian Solar è arrivata a quota 79, e qualche merito spetta anche a chi ha diretto l’orchestra, pur senza entusiasmare.
“Oggi sono soddisfatto – esordisce l’allenatore in sala stampa – perché andando a vedere i numeri, anche se c’è chi ha certamente giocato meglio di altri, ognuno ha messo qualcosa in campo senza pensare ai propri interessi personali. Del resto oggi era troppo importante vincere. Abbiamo tenuto Biella a 66 e ho visto che tutti si sono applicati cercando di fare qualcosa di importante. Abbiamo fatto un buon lavoro difensivo e questa penso sia una bella soddisfazione”.
La Virtus ha sempre condotto la gara nel secondo tempo, in cui ha concesso appena 31 punti. “Una delle chiavi – entra nello specifico il coach – era di raddoppiare sul pick and roll. Siamo stati molto aggressivi per non lasciare spazio a un giocatore come Smith, molto bravo a trovare passaggi smarcanti, ma anche lontano dalla palla, in difesa, abbiamo lavorato bene”.
Successo di squadra, buona difesa… Lardo arriva poi all’essenza vera e propria. “Oggi la squadra ha dimostrato a tutti gli effetti di essere una squadra. Tutti hanno dato il massimo e no, non esiste un problema Collins”.
Lardo guarda felicemente ai 79 punti realizzati. “Nei primi due quarti abbiamo giocato molto bene in fase offensiva, non so quanto per meriti nostri e quanto per demeriti loro, ma posso dire che abbiamo mosso bene la palla, meglio di altre volte. E ci sono state anche delle belle azioni in cui siamo riusciti a servire l’uomo smarcato, vicino o lontano da canestro: questo è un passo avanti nella costruzione del nostro gioco”.
Biella, però, è riuscita anche a rendersi pericolosa e la Virtus ha dovuto tenere alta la guardia. Anche perché il ricordo dell’ultima beffa è ancora fresco. “Le partite durano 40’ così come i campionati sono da trenta partite. I nostri avversari sono arrivati fino al -3 ma li abbiamo ricacciati indietro. È una squadra di tutto rispetto e un loro rientro ci poteva stare ma no, oggi non ho avuto la sensazione di poterla perdere. Faccio i complimenti anche a Koponen, che ha gestito bene la squadra nei momenti importanti, anche se oggi sono tutti meritevoli di una menzione”.
E Collins? “Non è al massimo della forma – ammette l’allenatore – e non ha tanti minuti nelle gambe, anche se questa, forse, è stata la sua migliore settimana di allenamenti. Se forza, però, a livello muscolare ne risente. Poi oggi Ona Embo pressava molto, e così anche Prato e Vukcevic hanno portato la palla. Durante la partita ho detto ad Andrè di non preoccuparsi e che prima o poi la palla entrerà; lui mi ha detto ‘coach, non mi preoccupo, l’importante è che vinciamo’. Tre azioni dopo l’ho visto pressare a tutto campo: bene, questa è la risposta migliore”.
LeRoy Hurd, partito in quintetto, ha mostrato segnali di crescita. Ma Lardo non di espone e sorride. “Devo tenere la squadra serena e cercare di farla crescere. Oggi abbiamo segnato 79 punti e giocato bene di squadra”.
Il Resto del Carlino - Lunedì 8 febbraio 2010
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