Il mondo del football piange Garry Pearson, scomparso il 10 febbraio scorso all’età di 49 anni a Springfield, in Massachusetts. Arrivò a Bologna nel 1984 e venne presto ribattezzato ‘Supearsonico’ per le sue corse implacabili. Runningback, maglia numero 22, è stato uno dei primi americani di valore assoluto a giocare in Italia e contribuì alla vittoria del Superbowl dei Doves di coach Jim Emery, il 6 luglio 1985 a Padova contro gli Angels Pesaro. L’anno successivo portò le Colombe alla finale dell’Eurobowl e rimase a Bologna complessivamente per quattro stagioni; andò poi per due anni ai Jets Bolzano, prima di fare rientro in patria. “Era un corridore estremamente agile, imprendibile e tecnicamente fantastico. Aveva doti da Nfl ma un infortunio nel 1982 a Seattle gli compromise la carriera negli Usa. E così venne a Bologna, con tanta umiltà nonostante l’esperienza notevole che aveva alle spalle, e grazie a lui si formò un gruppo vincente, che era la vera forza di quella squadra”, lo ricorda Michele Bonfiglioli, dirigente dei Doves in quegli anni e fondatore di un gruppo su Facebook in memoria dell’amico, ricordato da tutti come un campione dentro e fuori dal campo. “Garry prendeva sempre a cuore i problemi dei compagni in difficoltà, era una persona squisita e aveva un cuore enorme. In questi anni tutti nutrivamo la speranza di poterlo reincontrare, ma ai ritrovi lui era sempre l’assente illustre. Quando andò via dai Doves nel 1987 lasciò un vuoto pazzesco. Anche adesso, con la notizia della sua scomparsa, siamo tutti col morale a pezzi”.

Il Resto del Carlino - Mercoledì 24 febbraio 2010

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