Fernando Morales Cassara arriva da Buenos Aires e come tanti sudamericani ha nel cuore il calcio. Da ragazzo, nella sua terra, giocava in porta poi, un po’ alla volta, il contatto col basket è venuto naturale, considerando anche i due metri d’altezza e la costituzione massiccia. ‘Nando’ è arrivato in Italia assieme alla famiglia nel febbraio 2002, quando aveva diciassette anni, ma il legame con la sua patria è forte. “Sulla spalla destra ho un tatuaggio con lo stemma della mia squadra del cuore, l’Independiente, di cui non perdo una partita, attaccato alla bandiera dell’Argentina: questo rappresenta un pezzo del mio cuore”.
Gioca pivot nella Pontevecchio e ormai è una delle bandiere della squadra. “Ho iniziato a giocare a sette anni nella squadra del mio quartiere, poi sono arrivato a Bologna e qui ho proseguito le giovanili. La pallacanestro per me è una passione e, non essendo un professionista, la vedo anche come una valvola di sfogo, soprattutto nelle giornate in cui sono stressato. Ovunque vado se c’è una partita la guardo: seguo tutti i campionati, ovviamente anche Virtus e Fortitudo, per cui fa il tifo la mia ragazza”. Nel basket non ha una squadra del cuore, ma un giocatore di riferimento, quello sì. “Luis Scola (ala-pivot, come lui, ndr) è da sempre il mio preferito”. L’anno scorso, il ragazzo di Buenos Aires, poteva contare su una specie di fan club. “C’era un gruppo di tifosi, tutti argentini, che ogni tanto veniva a fare ‘casino’, soprattutto in trasferta; sono venuti anche a Roveleto, ma purtroppo adesso molti di loro sono tornati a casa”.
Appassionato di musica, rock ma anche cumbia – un genere sudamericano – il pivot spera di risollevare la Pontevecchio dall’ultima posizione. “Questa è una stagione particolare, siamo partiti con un roster che se la può giocare con tutte e invece ci troviamo con tre vinte e dieci perse. Stiamo vivendo un momento difficile – racconta – ma solo noi giocatori possiamo uscirne: se ci guardiamo in faccia sappiamo di poter giocare anche in C1, ma dobbiamo essere più uniti e più squadra. E dobbiamo riuscirci in fretta”. Morales in futuro potrebbe giocare anche in C Dilettanti. “Ho chiarito pochi giorni fa la mia situazione e in Italia posso fare qualsiasi campionato. In questi anni a Bologna ho conosciuto persone importanti: allenatori carissimi come Ennio Zazzaroni e Gabriele Giuliani, e compagni di squadra come Giovanni Coppo, Mirco Pallotti e Moris Masetti. Grazie a loro ho imparato tanto e spero di crescere ancora”.

Il Resto del Carlino - Giovedì 21 gennaio 2010

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