Dieci anni d’età, cinque dei quali spesi nella sua grande passione, il karate. Dietro i banchi della quinta elementare della scuola ‘Aldo Moro’ di Bologna si nasconde un campione mondiale, Cristian Serra. Ai Mondiali per club di Lignano Sabbiadoro organizzati dalla Fiam (Federazione Italiana Arti Marziali) ha sbaragliato la concorrenza di canadesi, rumeni, azeri nella sua categoria (cintura marron-nera, età 9-10 anni) grazie a due ottimi esercizi individuali – kata – nello stile shokotan.
‘Karate kid’ – questo il suo soprannome – si allena con il maestro Franco Cavazza, cintura nera 6° Dan, presso la palestra dello stadio Dall’Ara nell’associazione Acquablu, attiva in discipline artistiche, marziali e teatrali, sezione Yamadojo Karate Team. “Quando ho saputo di essere diventato campione del mondo – racconta - mi sono ricordato di tutto quello che il mio maestro aveva fatto per me. Sapevo che mi attendevano moltissimi complimenti”. Nonostante la giovane età, il karate non è l’unica passione di Cristian, che suona il sax e segue le orme paterne: papà Vincenzo è musicista e ha uno studio di registrazione.
Campione del mondo a dieci anni. Cosa si prova?
“È stata una bella sorpresa, non pensavo di farcela. L’anno scorso ero arrivato secondo in Slovenia, ma ai Mondiali organizzati dal WKC. ”.
Avrai pianto di gioia.
“Io no: è la mamma che ha pianto”.
Come ti sentivi prima della gara?
“La notte ho fatto fatica a dormire perché ero teso e prima di iniziare pensavo solo ad allenarmi e a dove sarei potuto arrivare. Ero primo al termine della prima ‘manche’, poi nella seconda ho vinto la medaglia con il punteggio massimo”.
Quando hai iniziato?
“Nel 2004, a cinque anni. Del karate mi piacciono molto le tecniche e come lo si pratica”.
Ti ispiri a qualcuno?
“Mi piace molto ‘Nando’ Balzarro, fa karate a livelli mondiali e l’ho visto molte volte dal vivo. Lo conosco e ci ho anche parlato: è molto bravo”.
E ti piacciono le arti marziali nei cartoni animati?
“A dire il vero non li guardo spesso”.
Preferisci giocare a calcio, nella Pallavicini.
“Mi piace per stare con gli amici e fare gruppo, non ci tengo tantissimo anche se da grande mi piacerebbe fare il calciatore, come tutti i bambini. Il mio sport preferito però è il karate”.
Poi suoni il sax: sarà contento papà.
“Faccio un po’ fatica a suonarlo, ma ho dei buoni maestri, papà e Andrea Ferrari. Mi piace la musica jazz”.
A scuola come va?
“Sono uno dei pochi nella mia classe ad avere voti buoni. Molto spesso (scherza) aiuto i miei compagni”.
Quale regalo speri di trovare sotto l’albero di Natale?
“Sarò contento di stare in compagnia della mia famiglia, a cui dedico questa vittoria”.
E per l’anno nuovo hai qualche desiderio?
“Spero di avere altre soddisfazioni e di rimanere in Nazionale. E auguro al mio amico Thomas di vincere tante gare”.

Il Resto del Carlino - Martedì 22 dicembre 2009

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