Bsl, aria di casa: alla prima stagione tra i grandi, Riccardo Rossi ha avuto un impatto notevole in C Regionale. Guardia di 192 centimetri, diciotto anni, in carriera ha già vissuto soddisfazioni e delusioni e ora spera di fare strada con la canotta biancoverde, sognando sì un futuro ad alti livelli ma senza rinunciare alla scuola. “Il gruppo è molto unito e mi trovo benissimo. Tornare alla Bsl è stato come tornare a casa”, dice Riccardo, uno dei protagonisti del buon avvio della squadra di ‘Franz’ Nieddu, con un record di 17 punti realizzato nell’ultima giornata con Modena.
Rossi, partiamo dall’inizio.
“Ho iniziato col basket in seconda elementare e mi è piaciuto fin da subito. Ho sempre fatto le giovanili qui e un anno siamo arrivati anche alle finali nazionali a Bormio, e forse quella è stata la soddisfazione più grande. Ma anche giocare, e vincere, un torneo con la Nazionale giovanile ad Atri è stato emozionante: vestire la maglia azzurra è un sogno per tutti”.
Poi, i due anni in Virtus, la squadra per cui fa il tifo.
“Il primo è stato condizionato da tanti infortuni. Nella seconda stagione il gruppo era molto forte, con Moraschini e altri nazionali, ragazzi di gran talento: era difficile trovare spazio, poi mi sono rotto il crociato e ho visto da spettatore i miei compagni vincere lo scudetto Under 17. Ho imparato tante cose, ma poi ho deciso di tornare”.
E alla Bsl l’hanno accolta a braccia aperte.
“Sì, è come essere a casa. Faccio sei allenamenti a settimana e gioco anche con gli Under 19. Mi sono trovato bene con tutti i compagni, in particolare con Lollini: è un bell’ambiente e questa esperienza mi servirà per crescere e migliorare affrontando gente più esperta”.
Questo è l’anno della maturità. Non la preoccupa?
“A scuola vado bene: faccio l’Itis a San Lazzaro, indirizzo elettronica, e negli ultimi due anni sono passato con la media dell’otto. Anche quando ero in Virtus sono sempre riuscito a gestire scuola e sport”.
A diciotto anni, quali sono i suoi sogni nel cassetto?
“In futuro mi piacerebbe giocare ad alti livelli, ma prima sogno di portare la squadra del mio paese su di categoria: un pensierino lo possiamo fare, ma sappiamo che sarà dura”.
E Rossi è soprattutto un motivo di soddisfazione per una società, come la Bsl, che investe notevoli energie nei giovani. “Il buon inizio di Riccardo è per noi una soddisfazione doppia: è il primo prodotto del nostro settore giovanile, dopo Zanni, ad avere un impatto così forte in prima squadra. Questo non mi sorprende: dalla sua ha la fisicità, una dote propria che aiuta un ragazzo di diciotto anni a giocare. È molto ligio al lavoro e deve sudare tanto in palestra per sentirsi a suo agio in partita, e questo è tipico di chi non ha tanto talento ma si è costruito giorno per giorno quel che sa fare. Deve migliorare tecnicamente ma ha già risolto delle partite con il tiro da fuori e quel che mi ha stupito, dopo il suo ritorno, è proprio la personalità”, parola di Roberto Rocca, responsabile tecnico della Bsl.
Il Resto del Carlino - Giovedì 10 dicembre 2009
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