“Il nostro obiettivo? Il Superbowl”, parola di Maurizio Benassi, presidente dei Warriors. Sabato inizia la stagione agonistica dei biancoblù, iscritti per il secondo anno consecutivo al campionato Ifl: al ‘Bernardi’, con kick-off alle 21, riecco gli Hogs Reggio Emilia, rivali storici degli ultimi anni. In sede di presentazione i Guerrieri hanno ricevuto l’in bocca al lupo dal presidente del Coni provinciale, Renato Rizzoli, dell’assessore Pondrelli, che ha sottolineato l’impegno nel sociale dei biancoblù, e di Maurizio Cevenini. Al ‘Bernardi’, sabato, tutti gli occhi saranno puntati sui tre giocatori sbarcati da oltreoceano per portare in alto la franchigia felsinea: il defensive back Lance Burns, più il quarterback Vincent Esposito e il runningback Jason Haller. Due cognomi, Esposito e Haller, che in passato hanno portato bene a Bologna nel basket e nel calcio. E ora l’augurio in casa Warriors è che la regola continui anche nel football, in quella che vuole essere la stagione del riscatto. In panchina, a capo di uno staff di dieci elementi, lo statunitense John Knight, in Italia dai primi anni Novanta e bolognese acquisito a tutti gli effetti. La rosa dei Guerrieri in Ifl è composta da oltre settanta elementi e al gruppo storico di italiani sono da aggiungere i graditi ritorni dei ricevitori Piva e Panzani, per una batteria di ricevitori di assoluto livello, più quindici giocatori provenienti dai Doves; i Warriors partecipano anche al campionato Arena con un roster di ben sessanta ragazzi.
I Warriors giocheranno in casa altre tre partite oltre a quella di sabato: il 10 aprile contro gli Elephants Catania, il 17 con i Rhinos Milano e il 29 maggio con i Marines Lazio nell’ultima di campionato. L’ingresso sarà gratuito e offerto dallo sponsor di giornata: la società si augura di avere anche quest’anno una media di 1500 spettatori a partita, creando veri e propri eventi con cheerleader – le W12 – e musica.
“Non ho mai sentito un presidente che non si augura di vincere – scherza coach Knight – e anch’io, come lui, sogno di vincere il Superbowl. Nel nostro puzzle ci sono vari elementi, io penso che a livello di italiani siamo al top e sono convinto che abbiamo scelto bene i tre americani, che offriranno lo spettacolo che il pubblico della Lunetta Gamberini merita. Da due mesi alleno questi ragazzi che hanno capito di far parte di qualcosa di speciale e sono orgoglioso che la prima cosa che hanno detto gli americani al loro arrivo è che non hanno mai visto una squadra con tanta voglia di lavorare. Magari i frutti del nostro lavoro arriveranno piano piano, ma ci divertiremo”.
Il Resto del Carlino - Giovedì 18 marzo 2010
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Football Americano
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