È la classica partita che vale doppio quella in programma per domani al PalaSavena di San Lazzaro tra Kaos e Atiesse (ore 16, con differita su Rai Sport alle 18). I neri hanno avuto due settimane di tempo per preparare l’incontro, due settimane intense tra una nota di rammarico per la Final Eight di Coppa Italia vista in televisione e la soddisfazione per la meritata (ri)convocazione di capitan Igor Vignoli in Nazionale. Nelle fila dei neri (all’andata il match finì 1-1, con pareggio di Fabio Volpato su tiro libero a una manciata di secondi dalla fine) mancherà sicuramente Marcelinho, che si è rotto il metacarpo e resterà fuori per venti giorni.

Scalpita, e non vede l’ora di scendere in campo, Giampiero Mindoli, uno dei tre rinforzi arrivati in autunno alla corte di Andrejic. “Sarà uno scontro diretto e non possiamo sbagliare. Dobbiamo fare sei punti il prima possibile, magari nelle prossime due partite per portarci in una posizione più tranquila. Poi potremo pensare anche ad altro: non costa nulla, no?”. Il Kaos giocherà in casa anche il sabato successivo contro il Vesevo, e poi sarà in campo a Cagliari. Meglio farli subito, i punti salvezza, considerando il finale di fuoco (Montesilvano, Augusta e Luparense) che attende Vignoli e compagni.

L’Atiesse ha preso parte alla Final Eight e ha avuto meno tempo per preparare l’incontro. “Però – spiega Mindoli – loro hanno giocato con la mente sgombra e senza nulla da perdere. In Coppa hanno fatto un buon allenamento e comunque è meglio partecipare a manifestazioni del genere piuttosto che rimanere fermi”.

Che impressione le ha fatto la Coppa? “Si è visto un ottimo calcio a cinque, specialmente in Luparense-Marca, uno spot incredibile per questa disciplina. Ho visto grandi squadre e grandi ritmi, e mi dispiace non aver partecipato per appena due gol di scarto. Al nostro posto, poi, c’è il Vesevo, che ora è in finale”.

A Padova c’è anche capitan Vignoli con la Nazionale. “Sono veramente contento per lui. Prima degli Europei è stato sfortunatissimo con quell’infortunio”.

Come si trova al Kaos? “Molto bene. La società merita di tutto e di più, sono seri e capaci, e quando ci sono queste due componenti non si può che fare bene. Sarei dovuto arrivare già ad inizio anno, poi per varie ragioni sono venuto a dicembre, quando i miei compagni avevano già assimilato il salto di categoria. Ma mi sto ambientando bene”.

Entrando nello specifico, che partita sarà quella con l’Atiesse? “Probabilmente loro ci aspetteranno e cercheranno di giocare in contropiede, ma sicuramente sappiamo che sarà una finale”.

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