Appagato e disteso, Lino Lardo, una furia, Andrea Capobianco: sono questi i volti dei due allenatori a fine gara. Quello della Virtus, nelle parole, suona quasi ripetitivo a forza di parlare di crescita e di miglioramenti del gruppo, ma ci sono i fatti a dargli ragione, vedi il terzo posto in classifica e la finale di Coppa Italia di una settimana fa. Contro Teramo il successo è arrivato grazie alla difesa, al di là dei 67 concessi nell’arco della gara, risaltano gli zero punti concessi da fine terzo periodo al 38°, quando ormai la gara era decisa da un pezzo. Gli ospiti si sono spenti a quota 53, mentre dall’altra parte Moss e Sanikidze sfornavano giocate. “Questa squadra è un gruppo, è quello che ho detto ai giocatori prima di entrare in campo”, esordisce coach Lardo. “Ero convinto che avremmo vinto, anche se è stata una settimana difficile sia dal punto di vista fisico e mentale, dopo l’esperienza di Coppa che ci aveva fatto meritare tanti complimenti. Ma forse eravamo un po’ provati e dovevamo ritrovare la cattiveria agonistica”. Dall’altra parte, poi, c’era una squadra che non solo era più riposata, ma che aveva avuto più tempo per prepararsi nello specifico sul match. “Forse Teramo era una delle avversarie più difficili da affrontare: parliamo di una formazione che, se lasciata giocare, può far vedere un basket molto brillante”.

La squadra di Capobianco, fin dai primi minuti, ha espresso una difesa molto aggressiva e dispendiosa dal punto di vista delle energie. Trovandosi contro, però, una Virtus che ha giocato bene di squadra. “Temevo questa partita – continua Lardo – e oggi si è visto un bel passo in avanti proprio a livello di gruppo. Sapevamo che sarebbe stata dura fino alla fine, ma la stanchezza non si è vista piu di tanto e siamo persino riusciti a fare l’allungo decisivo”. Quello che, in altre occasioni, era stato il grande assente dell’ultimo quarto. Ecco un altro motivo di soddisfazione. “Avevamo ancora energie e, pur non essendo brillanti, ci siamo riusciti. Nel finale abbiamo tenuto bene, così come avevamo fatto contro Siena. Direi che stiamo crescendo molto dal punto di vista fisico e mentale, abbiamo avuto ottimi segnali che ci devono far ben sperare per il futuro”.

Per quanto entusiasta, il coach non si sbilancia. “Se puntiamo al secondo posto? Il mio obiettivo è crescere ancora. Parleremo di obiettivi quando saremo a poche giornate dalla fine e la classifica sarà più chiara, adesso siamo troppo concentrati per poter pensare ad altro e dobbiamo restarlo come quando ci chiudiamo nello spogliatoio all’intervallo”.

Sanikidze e Collins: è nei loro confronti che Lardo spende gli elogi più sentiti. “Andrè ha fatto una prova di grande maturità, da playmaker e da leader. E questo mi fa veramente piacere. Sanikidze sta crescendo con la squadra, ha alti e bassi e sta imparando a stare in campo, ma oggi per scelta di tempo a rimbalzo, per il buon lavoro ai liberi e nel tiro da tre mi rendo conto che il lavoro che fa anche individualmente sta pagando. Hurd, poi, ha messo grande energia. Koponen? Non dico nulla: oggi ha vinto la squadra”.

Coach Capobianco, invece, è critico verso i tanti errori dei suoi. “Tutti i nostri sforzi in difesa venivano vanificati dalla mancanza di cinismo in attacco. Non si possono fare belle azioni e poi sbagliare da sotto e ai liberi. La Virtus, comunque, è eccezionale nel mettere in difficoltà gli avversari: complimenti a loro”.

Il Resto del Carlino - Lunedì 1 marzo 2010

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